Il cielo sopra Gargnano è luminoso, luminosissimo! Sono ben 3 i ristoranti che, in poco più di 500 metri, sono stati insigniti delle prestigiose Stella Michelin. Un’unica strada diritta, che cambia il nome ma non la direzione che gli chef di questi ristoranti hanno intrapreso: una “Walk of Fame” tutta Gardesana.
I ristoranti stellati sul Garda sono nove, di cui sette nel bresciano. E di questi sette ben tre sono a Gargnano, un piccolo paese di meno di tremila abitanti che non compare ancora tra le mete del turismo di massa: forse per via dei vicini più ingombranti? Per chi a Gargnano ci vive o ci lavora questo è davvero un mistero, per chi ci capita per caso è una scoperta davvero inaspettata, fatto sta che qui, in questo piccolo comune, c’è di tutto. E anche la tradizione culinaria è al vertice dell’offerta.
Tre ristoranti, per un totale di quattro Stelle Michelin. La Stella più longeva è sicura-mente quella che brilla sullo storico locale “La Tortuga”: la famiglia Filippini lo gestisce dai primi anni settanta, guadagnando la prima stella nel 1980, anno in cui la Guida Michelin ha riconosciuto a Maria e al marito Danilo il merito dovuto loro al talento e alla dedizione in cucina. Quest’anno La Tortuga festeggia il primato di 41 anni consecutivi di riconoscimento stellato e, nonostante questo traguardo, la famiglia Filippini continua a lavorare con la consueta riservatezza che li ha sempre fatti rimanere con i piedi per terra.
Due Stelle adornano il ristorante del Grand Hotel A Villa Feltrinelli: il merito è dello chef marchigiano Stefano Baiocco che, dopo anni di peregrinazio-ne e tirocini stellati in giro per il mondo (ha lavorato a Parigi, in Giappone, ad Hong Kong, negli Stati Uniti e, naturalmente, in Italia, per grandi mostri sacri della ristorazione) ha deciso di iniziare una nuova avventura in questo luogo meraviglioso, bagnato dalle onde del Garda. Ed è proprio a Gargnano, nel ristorante di Villa Feltrinelli, che Baiocco lavora come Executive Chef, dedicandosi ad una cucina esteticamente straordinaria, basata su eleganza e leggerezza, in cui propone numerosissime erbe aromatiche e fiori commestibili che egli stesso coltiva nel giardino della Villa. Un lampante esempio di questo amore per il vegetale di Stefano è la sua “Semplice insalata”: un piatto dove 130 differenti foglie di insalate, germogli ed erbe aromatiche si uniscono a 30 petali di fiori eduli diversi. Saranno anche la qualità dell’olio extravergine di oliva e degli agrumi gargna-nesi a dare quel quid in più alle sue creazioni?
Di olio e di agrumi se ne intende sicuramente molto anche il terzo chef stellato di base al ristorante gargnanese dell’Hotel Villa Giulia: Maurizio Bufi, insignito della sua prima Stella Michelin nel 2018. Pugliese di origine rimane sempre molto legato ai prodotti mediterranei, ponendo al centro del suo menù anche i prodotti locali, perché si sa, il Garda è un lago che crede di essere un mare e ci regala un clima ed un ambiente che rendono possibile coltivare prodotti impensabili da un punto di vista prettamente geografico. Dal 2013 Maurizio lavora a Villa Giulia ed in soli quattro anni arriva nel firmamento Michelin. Un traguardo arrivato molto rapidamente per l’Executive Chef, sicuramente grazie anche alla visione che ha Maurizio della cucina: un'attenta selezione e l’utilizzo di materiali di prima qualità nonché prodotti freschi cucinati molto velocemente per mantenere le loro peculiarità.
Rimane comunque al di là di ogni ragionevole dubbio che tutti gli chef di Gargnano siano ispirati e, perché no, aiutati dai prodotti che il nostro territorio può offrire. Sicuramente grazie alla qualità della loro cucina, alla loro sapienza ed alla loro esperienza gli chef gargnanesi di nascita o di adozione, continueranno a far sì che Gargnano rimanga uno dei Comuni più Stellati d’Italia.