Francesco Smaniotto è un ragazzo semplice: nonostante la sua pluriennale esperienza come ballerino racconta la sua storia sottovoce, lasciando che sia il suo corpo mosso con grazia, preparazione e sapienza a far parlare di sé.
Francesco, classe 1990, cresce a Bogliaco (Gargnano) e muove i suoi primi passi di danza nel 1996, anno in cui, per caso, assiste, invitato da un’amica, ad una lezione dimostrativa di danza nella scuola Garda Dance Center con sede a Bogliaco. Non appena tornato a casa, chiede ai genitori di potersi iscrivere alla scuola di danza. Non ricorda con precisione lo sguardo di papà Claudio e di mamma Laura, ma di una cosa è certo: avrà il loro appoggio. Ed è sicuramente grazie all’appoggio di mamma e papà che Francesco ha raggiunto tutti i suoi traguardi: sono proprio loro, assieme al fratello Nicola, i suoi più grandi fan e, da quando Francesco ha mosso i primi passi di danza, non hanno mai smesso di essere al suo fianco durante il suo percorso di studi e di assistere con lo stesso entusiasmo di sempre a tutti i suoi spettacoli.
Si sa che una stella non nasce in una notte, così Francesco, durante gli anni, partecipa a svariati concorsi, stage e manifestazioni, ottenendo sempre buoni risultati.
Nel 2006 sostiene un’audizione all’Académie de danse classique Princesse Grace de Monte-Carlo, in Francia: un’accademia di danza professionale. Qui studia fino a quando, nel 2009, sostiene con successo l’esame che gli permette di entrare in un’altra accademia, questa volta a Milano: l’Accademia Ucraina di Balletto. E’ da qua che nel 2010 Francesco esce, dopo essersi diplomato come ballerino professionista.
Durante questo percorso, ancora da studente, viene scelto dai docenti per alcune importanti tournée: una con il Royal Czech Ballet e l’altra con il Macedonian Opera & Ballet. Quest’ultima prevede circa sessanta spettacoli in giro per l’Italia.
Una volta diplomato, per Francesco inizia il periodo delle audizioni per entrare a far parte del corpo di ballo di un teatro. Si esibisce prima a Milano con la compagnia Il Balletto di Milano nell’opera Madama Butterfly, poi con la compagnia Aloysius e, successivamente, entra a far parte del Moravian Silesian National Ballet ad Ostrava, in Repubblica Ceca. Il ballerino continua a partecipare a spettacoli fino a venire insignito del titolo di primo ballerino con la compagnia Balletto Ucraino.
Ma a Francesco manca la possibilità di trasmettere il suo entusiasmo per la danza e, proprio per questo, nel 2012 inizia ad insegnare in diverse scuole milanesi fino al 2014, anno in cui diventa direttore artistico della scuola di danza Professional Ballet di Milano: una scuola per tutte le età.
Nel 2016 coglie un’altra importante occasione: si unisce alla compagnia Saint Petersburg Classical Ballet of Andrey Batalov. Francesco interpreta ruoli da solista in due dei più grandi balletti: il Lago dei Cigni e La Bella Addormentata. La compagnia si esibisce in circa sessanta spettacoli in Spagna, a Madrid e a Barcellona.
È durante questa tournée che, purtroppo, la salute di Francesco subisce un duro colpo: costretto a far ritorno in Italia, scopre di avere un tumore.
Francesco, però, nonostante in questo periodo non possa esibirsi sul palco, continua ad insegnare e, una volta vinta la sua lotta con la malattia, si rimette subito in gioco partecipando a diversi eventi e spettacoli.
Nel 2018 il richiamo di casa e del Lago ha la meglio: Francesco decide di far ritorno in modo stabile a Gargnano ed inizia ad insegnare nella scuola Candies’ Academy di Salò.
Ad oggi, continua a ballare in vari spettacoli e tiene lezioni private per ragazzi che vivono sul Lago di Garda, ma che vorrebbero intraprendere la sua stessa strada cercando di trasmettere loro la sua passione e le emozioni che la danza gli comunica.
Francesco resta sempre fedele al “suo” Gargnano mettendovi in scena, nel corso degli anni, vari spettacoli di danza portando così l’arte del ballo in un paese che offre location meravigliose.
Lo spettacolo ha, però, il suo colpo di scena: le parti si invertono ed è Francesco, oggi, a sostenere e a tifare per la mamma Laura e per il compagno Giacomo. Quest’ultimo lascia Milano e il negozio di gioielleria di famiglia e sostiene Laura, portando avanti un progetto che la mamma di Francesco desiderava trasformare in realtà: assieme decidono di aprire “L’Amo Bistrot”, un locale affacciato proprio nella suggestiva piazza di Bogliaco che ha fatto da scenario a diversi spettacoli di Francesco e che ora lo vede destreggiarsi con innata eleganza e savoir-faire tra lezioni di danza e cocktail.
Perché chi a Gargnano ci è nato lo sa quanto possa essere difficile vivere ed esprimere sè stesso in un “paesino” e prende strade che portano lontano dal Lago, ma che, inesorabilmente, qui fanno ritorno, portando con loro un bagaglio inestimabile che non fa che arricchire Gargnano.